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Il consumatore ha raggiunto un alto livello di consapevolezza in tema di difesa dell'ambiente, che lo porta a controllare la natura del prodotto acquistato, evitando prodotti potenzialmente dannosi.
In questo contesto di sensibilizzazione alla sostenibilità, l'attenzione si sposta subito nei riguardi degli imballaggi, evitando imballaggi inutili, leggendo attentamente le etichette che segnalano la natura del materiale dell'imballaggio e il suo smaltimento. .
Il futuro degli imballaggi industriali passa dalla transizione ecologica attraverso materiali sempre più eco compatibili, a impatto zero e funzionali all''economia circolare.
Il packaging sostenibile è uno degli obiettivi che l'Unione europea si impegna a raggiungere entro il 2030 nell'ambito delle nuove politiche ambientali.
Sostenibile Si, ma senza per questo venire meno alle sue funzioni principali. Vale a dire proteggere il contenuto durante il viaggio dalla produzione in azienda fino al consumo (conservando le proprietà organolettiche nel caso di generi alimentari) ed informare il consumatore sulle caratteristiche fondamentali del prodotto ad esempio tramite etichette chiare e leggibili.
Su tutti gli imballaggi (primari, secondari e terziari) i produttori devono indicare la codifica alfanumerica prevista dalla decisione 97/129/Ce .
Il Dm 360/2022 contiene apposite linee guida e aiuta le imprese nei nuovi adempimenti tesi a facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi, nonché a fornire una corretta informazione ai consumatori sulle loro destinazioni finali.
L'obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi interessano sia il settore b2b sia quello b2c anche se in maniera differente.
Solo gli imballaggi B2C destinati ai clienti finali devono riportare le informazioni relative alla raccolta differenziata e al corretto smaltimento dei rifiuti di imballaggio. Le informazioni sono richieste per ogni componente separabile manualmente.
Sugli imballaggi B2B, il codice del materiale secondo la 129/97/CE deve essere indicato per ogni componente separabile manualmente. Ulteriori informazioni, ad esempio sulla separazione e lo smaltimento, sono facoltative
Le direttive UE prevedono l'etichettatura di tutti gli imballaggi immessi sul mercato, siano essi primari, secondari o terziari. .
Qualunque materiale utilizzato per il ricevimento, la protezione, la manipolazione, la consegna e la presentazione delle merci ha l'obbligo di etichettatura. Si va "dalle materie prime ai prodotti trasformati" e si passa dal produttore all'utilizzatore o al consumatore.
Anche gli articoli monouso utilizzati per lo stesso scopo sono classificati come imballaggi.
Anche nei casi in cui il prodotto sia venduto insieme al suo imballaggio (come nel caso dei prodotti take away ), questi devono prevedere l'etichettatura ambientale obbligatoria prevista per gli imballaggi destinati al canale B2C.
Per adempiere all'obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi è consentito anche il ricorso a canali digitali (es. App, QR code, siti web).
Le indicazioni possono essere riportate in uno o più dei seguenti modi:
• Direttamente sull'imballaggio
• Tramite canali digitali (App, Qr code, siti web)
• Su documenti di trasporto o altri documenti che accompagnano la merce (a loro volta questi documenti possono rimandare a canali digitali)
• Su libretti di istruzione o manuali d'uso
• Su pannelli informativi nel punto vendita
.
L'Azienda che acquista imballaggi deve tenere a mente:
• Il 2023 è l'anno delle etichette ambientali ma, tutti gli imballaggi già acquistato e che sono stati prodotti e non etichettati prima di tale data possono essere utilizzati fino a esaurimento scorta.
• Per tutte le tue spedizioni B2C, dovranno essere indicati tutti i materiali che compongono l'imballaggio.
• Se un materiale (come ad esempio il nastro adesivo o un’etichetta) non è separabile manualmente dal corpo principale, non va identificato